Napoli, 28 agosto 2012 – E’ una vecchia abitudine. Fuoco alle micce di botti pirotecnici per celebrare la fine della detenzione di un boss. Per festeggiare. Ma spesso anche per annunciare ai nemici che il capo rivale è tornato. L’ultimo spettacolo di fuochi artificiali è stato interrotto dai carabinieri a Bagnoli. Le “batterie” erano state predisposte per festeggiare il ritorno in libertà di un elemento di spicco del clan D’Ausilio. All’arrivo dei carabinieri, lo spettacolo era già iniziato e il festeggiato ammirava il tutto dal balcone di casa, in via Diocleziano, nel quartiere napoletano di Bagnoli. Cinque le persone protagoniste dell’episodio e denunciate dagli agenti: un 36enne e un 31enne, entrambi ritenuti affiliati ai D’Ausilio, e un giovane di 20 anni, tutti già noti alle forze dell’ordine, oltre a un 28enne e a un 16enne, entrambi incensurati e con strette parentele con personaggi vicini all’organizzazione criminale. Le accuse sono di accensione ed esplosioni pericolose, disturbo alle persone e omessa denuncia di materie esplodenti. I cinque sono stati sorpresi proprio nella zona d’influenza del clan, di fronte l’abitazione del noto affiliato ai D’Ausilio, trasferito dal carcere agli arresti domiciliari. Avevano 7 batterie di fuochi d´artificio, per un peso di 39 chili, e 80 fuochi artigianali di 60 chilogrammi. I cinque avevano già acceso due grosse batterie pirotecniche, sotto lo sguardo del sorvegliato speciale e degli spettatori in strada.“
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